giovedì 30 aprile 2015

Ecco le immagini delle nuove stazioni della metro C

Ecco le immagini delle stazioni della metro C che sono state aperte oggi per i romani, la linea entrerà in funzione a luglio. E' già funzionante il tratto Centocelle - Pantano. Le foto sono state prese dal sito internet del comune di Roma e dalla pagina facebook del sindaco Marino, li ringrazio!

Le foto sono state scattate nella stazione Malatesta,
nel quartiere Prenestino Labicano.

Le foto le ho tratte dal sito internet del comune di Roma
e dalla pagina facebook del sindaco Marino. Grazie.

Una nuova piazza Augusto Imperatore. La aspettavamo da tempo!

   Finalmente il 22 giugno saranno assegnati i lavori per riqualificare piazza Augusto Imperatore che inizieranno a metà ottobre. Il progetto dell'architetto Cellini prevede due scalinate che scendono a livello del Mausoleo.
   A luglio 2006 erano stati presentati 48 progetti, una commissione ne ha selezionati dieci e a novembre è stato scelto quello presentato dall'architetto Francesco Cellini. Contestualmente era previsto un sottopasso per il lungotevere in modo da unire l'Ara Pacis ad un affaccio pedonale al Tevere. Molte polemiche hanno fatto si che questo progetto fosse bocciato anche perché si prevedeva un parcheggio sotterraneo. Il muro dell'Ara Pacis davanti alla fontana doveva essere abbassato per permettere la visuale delle facciate delle due chiese (San Girolamo degli Illiri e San Rocco) dal lungotevere. Il livello stradale della piazza (pedonalizzata) sarà abbassato portato al livello dell'ingresso dell'Augusteo. Dei gradini molto bassi e lunghi risaliranno verso il Tevere. I lavori dureranno un anno e mezzo, costo 17 milioni.
Doveva essere tutto pronto per il bimillenario della morte di Augusto 14-2014. 
   Ecco alcune foto del progetto prese dal sito internet del comune di Roma, che ringrazio.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi nell'immagine sotto.


La foto di ieri era la Chiesa del Pontificio Collegio Ucraino in piazza Madonna de Monti. E' la chiesa dei Santi Sergio e Bacco, martiri siriani, ufficiali dell'esercito romano, martirizzati sotto l'imperatore Diocleziano nel 303. Essa ha origini antichissime, è ricordata in una biografia di papa Leone III nel 796. Nel 1596 venne assegnata agli ucraini cattolici di rito bizantino. Nel 1741 venne riedificata. Oggi è chiesa nazionale degli ucraini.

mercoledì 29 aprile 2015

Domani un giorno importante per Roma!

   Domani è un giorno importante per Roma, per tutti i romani che hanno a cuore la nostra bella città. C'è una novità positiva. E bisogna sottolinearla visti i tanti problemi che abbiamo. Domani aprono per la prima volta le stazioni della metro C da Lodi a Centocelle. Sono le stazioni di quella tratta della metro C entrerà in funzione a luglio.

La locandina dell'iniziativa è presa da:
comune.roma.it che si ringrazia.

   Si tratta di un Open Day dalle ore 12,30 alle ore 19,30 di sei stazioni che coprono un percorso, completamente sotterraneo di Km 5,4 con una moderna tecnologia senza conducente a bordo. I vagoni sono climatizzati, spazi per portatori di handicap e per il trasporto della bici. Le nuove fermate si vanno ad aggiungere al tratto Monte Compatri/Pantano - Centocelle già funzionante e di cui abbiamo riferito in questo blog.
   Benvenuta metro C!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi nell'immagine.


La foto di ieri era la Chiesa dei Cappuccini in via Vittorio Veneto.Il suo vero nome è Chiesa di Santa Maria della Concezione, ed è conosciutissima per la cripta del Convento dei Cappuccini.
  Si tratta di un vero museo dell'oltretomba, le ossa di quattromila frati formano la decorazione dei quattro ambienti che si susseguono: tibie, femori, vertebre formano rosoni e lesene, ghirlande e stelle, addirittura lampadari.
     Appena entrati alcune ossa formano la scritta: "Noi eravamo come voi e voi sarete come noi", seguono cinque scheletri rivestiti di saio che ci "invitano a meditare sulla brevità del nostro tempo...", il marchese De Sade, che non era un tipo delicatino riconobbe di aver trovato in questo luogo qualcosa che superava, e di molto, la sua fertile e malata immaginazione.
     Quando fu realizzato questo allestimento? Non lo sappiamo di preciso, forse alla fine del Settecento, di certo abbiamo la documentazione di un dottor Spencer che visitò questo luogo nel 1818. Qualcuno sostiene che sia opera di un francese fuggito in seguito alla rivoluzione, ma non ne abbiamo le prove. Nell'Ottocento la chiesa dei Cappuccini era frequentatissima perchè nell'attiguo convento viveva un certo fra Pacifico più noto come "il Mago", dava i numeri del lotto con grande precisione. Per evitare il tracollo economico dello stato Pontificio, il papa Gregorio XVI ne dispose d'autorità il trasferimento. Sembra che alla folla venuto a salutarlo abbia recitato questi versi:
Roma se santa sei,
perchè crudel se tanta?
Se dici che se santa,
certo bugiarda sei.
E tutti corsero a giocare: 66 - 70 - 16 - 60 - 6, non sappiamo se i numeri uscirono e se veramente questa volta fra Pacifico riuscì a sbancare il lotto.

martedì 28 aprile 2015

Al via il restauro delle fontane intorno all'obelisco di piazza del Popolo.

Dal 20 aprile è partito il restauro della fontana dei Leoni con 300.000 € ottenuti grazie alla pubblicità sui cantieri di restauro dei palazzi e delle stesso fontane monumentali di Roma. 


Noi che amiamo la nostra città siamo sempre lieti di dare queste belle notizie, attraverso i restauri tramandiamo alle future generazioni lo splendido patrimonio storico artistico che le generazioni passate ci hanno lasciato.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi nell'immagine.


   La foto di ieri era la casa dei Cavalieri di Rodi. E' sorta nel Medioevo sui resti del Foro di Augusto. Nel 1466 il papa Paolo II affidò al nipote Marco Barbo l'amministrazione del priorato dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, un ordine ospedaliero che all'inizio del Duecento aveva occupato proprio la chiesa e il monastero dei monaci basilani, sorto fin dal IX secolo sopra il tempio di Marte Ultore del Foro di Augusto. Il card. Barbo promosse una serie di restauri che conferirono all'edificio l'aspetto che in parte si può ammirare ancora oggi: furono probabilmente utilizzate le stesse maestranze che lavoravano a palazzo Venezia. 
   All'interno si trova il salone d'onore con le bandiere dell'ordine e l'arengario per i discorsi, la sala della loggetta con la ricomposizione dell'attico dei portici del Foro di Augusto, alcune sale con antichi soffitti in legno, sculture e dipinti di varie epoche. Le pitture ad affresco della splendida loggia, sono molto deteriorate, raffigurano imperatori e paesaggi popolati da piante e animali di specie diverse, sono attribuite ad artisti della scuola di Andrea Mantegna. 
   Dal 1946 la Casa è concessa in uso al Sovrano Militare Ordine di Malta. Al santo patrono dei Cavalieri, Giovanni Battista, è dedicata la cappella ricavata nell'atrio di una dimora romana. 

lunedì 27 aprile 2015

Roma in un libro: in silenzio nel tuo cuore.

   Oggi vogliamo dedicare il post quotidiano dedicato alla nostra città parlando di una giovanissima scrittrice, si tratta di un potente debutto di una ragazza di 17 anni, studente di liceo, dotata di una scrittura decisa, originale e graffiante. Il critico letterario del Corriere della Sera - La Lettura ha scritto: "Regia sicura, mano ferma. Scrittura già solida e ben strutturata", mentre Isabella Mazzitelli per Vanity Fair ha scritto "Alice Ranucci ci racconta il mondo degli adolescenti romani. Tra paure, eccessi e angherie. Tutto in prima persona e senza censure".
La copertina del libro è presa dal sito internet della Garzanti
che si ringrazia.

   Infatti vogliamo parlare del libro di Alice Ranucci, 17 anni, vive e studia in un liceo di Roma. Nel 2005 ha già pubblicato il suo primo racconto Un albero perfetto nella rccolta di fiabe per bambini Un mondo perfetto. Nel 2012 ha vinto il premio Mario Luci con la poesia Parole, nel 2013 vengono pubblicati i racconti La Medusa e Piccione nella raccolta La fottoria dei casi umani e nel 2014 L'Attesa nella raccolta di Atti Unici Teatrali Va in scena la commedia umana. Le passioni di Alice sono il cinema, la lettura e il mare. Davanti a quella immensa distesa azzurra si sente felice.
   Nel libro di cui vogliamo parlare oggi "In silenzio nel tuo cuore", la protagonista é Claudia, una ragazza romana che frequenta un liceo della città, per essere accettata dal gruppo dei suoi coetanei accetta tutto, fino al grande successo di essere invitata a uscire con Rodrigo, il più fico della scuola.
Ma a questo punto succede qualcosa di terribile e grande, la scomparsa di una persona molto cara. La sua realtà si infrange in mille pezzi, ogni cosa intorno le appare inutile e falsa. Senza più alcuna certezza Claudia scopre che deve mettersi in discussione, che vivere significa compiere scelte.

Alice Ranucci, In silenzio nel tuo cuore, ed. Garzanti, 168 pagg., € 13,90.

Si è corsa ieri la "decana delle classiche". Bravissimo Valverde, Nibali ci ha provato!

   E' la più antica corsa su strada che ancora si disputa, escludendo la Bordeaux Parigi, e per questo è detta la Doyenne, cioè la decana delle classiche.
   La prima edizione si corse nel 1894 e fu vinta dal belga Leon Horea alla media di 25,150 Km/h. La second edizione si disputò nel 1912 e fu vinta dal belga Omer Vershoore, la terza edizione si corse nel 1919 e poi tutti gli anni a seguire.
   Fra i plurivincitori si ricordano lo svizzero Ferdy Kubler nel 1951 e 52, Alfred De Bruyne nel 1958 e 59, Rik Van Looy nel 1961, primo italiano è stato Carmine Preziosi nel 1965 con una volata molto scorretta, mentre Adorni si piazzava al secondo posto (sempre Adorni si piazzava al terzo posto nel 1963 e 64), Merckx vinse la gara nel 1969, 71, 72, 73 e 75, una volta fu secondo e una volta terzo, quindi detiene il record delle vittorie. Al Cannibale, come era chiamato Merckx, è stato costruito un monumento in cima allo Stockeau. Hinault nel 1977 e nel 1980 vinse la corsa. Nel 1982 un'altra vittoria italiana, quella di Silvano Contini. Moreno Argentin ha fatto sua questa corsa quattro volte: nel 1985, 86, 87 e nel 1991. Nel 1997 e nel 1998 ha vinto Michele Bartoli. Dopo di lui possiamo registrale la duplice vittoria di Paolo Bettini nel 2000 e nel 2002, Rebellin nel 2004 e Danilo di Luca nel 2007, ultimo italiano vincitore. L'irlandese Kelly, primo nel 1984 e 1989, disse che vincere questa gara era come laurearsi campione del mondo.
   Il percorso di 265,5 Km presenta tredici "cotes" cioè salite con pendenza dal 4 al 12% per complessivi 30 Km. L'ultima salita prima del traguardo è quella di Ans. Queste salite sono meno dure dei muri delle Fiandre, ma più lunghe, quindi ugualmente impegnative. Sono le colline delle Ardenne. La più famosa è la cote de la Redoute dopo 230 Km di percorso e a 35 Km dall'arrivo, è lunga 1,7 Km, con pendenza all'11%, in cima una lapide in francese reca la scritta "Qui sono iniziate le più grandi imprese del ciclismo". E' come la foresta di Aremberg per la Roubaix o il Poggio per la Sanremo, è accanto all'autostrada Liegi Lussemburgo chiusa al traffico per permettere ai tifosi di ciclismo di seguire la gara.
Valverde, vincitore della Liegi, fotografato al Tour del 2013.
La foto è presa da it.wikipedia.org che ringrazio.

   Ieri la gara è stata vinta da un grande Alejandro Valverde, spagnolo di 35 anni, che ha fatto tris a Liegi a distanza di nove anni. Ha vinto in volata, negli ultimi 600, in salita, si è imposto sul francese Alaphilippe e sullo spagnolo Rodriguez. Per apprezzare in pieno la vittoria di Valverde bisogna tener conto che tre giorni fa aveva vinto la Freccia Vallone. I titoli dei giornali si sono sprecati negli elogi, chi ha scritto "monumentale", chi "intramontabile", insomma il suo gesto atletico è stato apprezzato da tutti.
   Sulla cote di Saint Nicolas ci ha provato anche Vincenzo Nibali ma, era senza gambe, alla fine si è piazzato 13°, in una intervista alla Gazzetta ha chiesto scusa a tutti i tifosi. Forza Vincenzo ti aspettiamo ai grandi giri!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa straordinaria casa che sorge sui resti del Foro di Augusto.


   La foto di ieri era alla Casa di Crescenzi che si trova in via Petroselli unita al palazzo dell'Anagrafe. Si tratta di una casa medioevale costruita su una torre del XII secolo dalla famiglia Crescenzi utilizzando elementi architettonici di epoca romana, consuetudine molto comune nell'epoca medioevale. La casa-torre era di due piani, resta solo il piano terra, e serviva alla famiglia per controllare il porto e il passaggio sul ponte Emilio di cui riscuoteva il pedaggio.

domenica 26 aprile 2015

Monumenti e lapidi sbagliate.

Incredibile ma vero! A Roma esistono monumenti e lapidi sbagliate. VediROMAinbici ha organizzato un itinerario per Roma alla scoperta di alcuni dei più clamorosi errori. Eravamo in 27.
Eccoci in marcia verso l'obelisco Lateranense.

Una lapide sotto l'obelisco dice che nella chiesa di fronte ad esso
venne battezzato Costantino. E' falso. Se pure Costantino
è stato battezzato, questo è avvenuto in punto di morte,
ma non a Roma, a Nicomedia.

In questa foto e nelle successive ci troviamo in via Tiburtina,
ci stiamo spostando verso piazzale delle Province.






Eccoci a piazzale delle Province,
si scrive senza i, non come nella targa stradale.

Eccoci sulla scalinata di Trinità de Monti,
qui forse l'errore più clamoroso.
Una lapide sull'ultimo ripiano ricorda che la scalinata fu costruita
grazie al lascito testamentario dell'ambasciatore di Francia,
del re Ludovico XV. Tutto giusto. Peccato che non è mai esistito un Ludovico re di Francia.
Il re era Luigi XV, un nome barbaro, visto che la lapide è in latino,
è stato tradotto Luigi in Ludovico?!

Siamo solo in 27, ma quante bici! Sembriamo di più.

Ultima tappa in piazza della Rotonda. Una lapide ricorda il soggiorno romano di Ludovico Ariosto tra marzo e aprile 1513. Dalle fonti storiche sappiamo con certezza che il poeta dormì nella locanda del Sole una sola notte. Insomma, anche nei monumenti si possono trovare errori!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa antichissima casa romana.


La foto di ieri era al portoncino della casa di Giorgio De Chirico in piazza di Spagna. La casa è aperta al pubblico e regolarmente visitabile.

sabato 25 aprile 2015

Il 25 aprile a Roma. Lo vogliamo ricordare così-

   Oggi 25 aprile 2015 è il 70° anniversario della Liberazione del nostro paese dal nazifascismo. Roma era stata liberata il 4 giugno 1944 dalle armate angloamericane che ponevano fine a nove mesi di occupazione nazista, ma la data del 25 aprile vale per tutta l'Italia, perché l'insurrezione delle grandi città del Nord, in particolare di Milano, poneva la parola fine all'occupazione tedesca e alla dittatura fascista in Italia. Vogliamo ricordare questa data con le immagini dei luoghi simbolo della Resistenza a Roma.

Le Fosse Ardeatine, la più grande strage compiuta dai nazifascisti
in una grande città europea.

Porta San Paolo, luogo simbolo di inizio della Resistenza,
l'8 settembre 1943.

Il museo Storico della Liberazione
nella sede del comando e carcere delle SS.

Via del Portico d'Ottavia, cuore del ghetto ebraico,
qui avvenne la deportazione degli ebrei il 16 ottobre 1943.

Il parco dei caduti del 14 luglio 1943
a ricordo dei caduti del bombardamento aereo.
Il parco si trova nel quartiere San Lorenzo.


Il monumento e il parco che ricordano
il rastrellamento del Quadraro avvenuto il 17 aprile 1944.

Sei romano de Roma se...

sai come chi ha abitato in questo portoncino di piazza di Spagna fino al 1978.


La foto di ieri era la cappella della papessa Giovanna. Secondo una leggenda medioevale una donna riuscì a farsi eleggere Papa. Durante il corteo che portava il nuovo Pontefice da San Pietro a san Giovanni, giunta in questo punto, la donna diede alla luce un figlio e venne scoperta. Si tratta di una leggenda!

venerdì 24 aprile 2015

Bike Sharing Appia Antica! Una bella idea!

Veramente una bella iniziativa quella che vede protagonista il meraviglioso parco dell'Appia Antica, lo conosciamo, è vicino casa, ma non finisce mai di stupirci.
   Grazie alla collaborazione tra Comitato per il parco della Caffarella, Eco bike (punto informativo Appia Antica) e Gaze bike (parco degli Acquedotti / Tor Fiscale), da domenica 19 aprile è attivo un servizio sperimentale di bike sharing tra le diverse ciclostazioni di nolo bici presenti all'interno del parco regionale dell'Appia Antica. Ogni domenica dalle ore 10 alle ore 18 sarà possibile noleggiare la bici da uno dei quattro punti e restituirla ad un altro punto. Costo del servizio € 3 l'ora o € 15 l'intera giornata.
   Il servizio parte con 30 nuove bici con ruote 38 e cambio di 7 velocità.
La valle della Caffarella con
il casale del vecchio mulino sullo sfondo.

Una veduta del parco di Tor Fiscale.

Una panoramica del parco degli Acquedotti
con la chiesa di Don Bosco sullo sfondo.

   I punti dove è attivo questo servizio sono: largo Tacchi Venturi (ingresso principale alla Caffarella), via Lemonia (ingresso principale al parco degli Acquedotti), vicolo dell'Acquedotto Felice (ingresso al parco di Tor Fiscale), via Appia Antica 58 / 60 (nel cuore del parco, prima della chiesetta del Quo Vadis).
   Bisogna proprio approfittare di questa bella iniziativa!
Una immagine dell'Appia Antica,
dopo la tomba di Cecilia Metella.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la cappellina che vedi nella foto sotto.


La foto di ieri, con una bici legata al palo all'altezza di 3 metri, è stata scattata a Campo de Fiori.
   Campo de Fiori è uno dei centri più importanti di Roma, luogo di esecuzioni capitali e tutt’ora sede di un caratteristico mercato. La sera è animatissimo di giovani che qui e nelle strade adiacenti trovano molti locali dove trattenersi.
   Al centro della piazza si trova il monumento a Giordano Bruno di Ettore Ferrari (1887). Il filosofo che aveva osato sfidare la Chiesa proponendo radicali modifiche alla religione cattolica, venne arso vivo in questo punto il 17 febbraio 1600. La figura del filosofo incappucciato, ritto in piedi e con le mani strette sul libro delle sue teorie filosofiche, si leva alto su un basamento.
   A Ovest la fontana della Terrina, copia di analoga fontana spostata nel 1590 in piazza della Chiesa Nuova. All’estremità Est si trova la piazza del Biscione con palazzo Pio del Seicento sorto sui resti del teatro di Pompeo. Caratteristico il passetto del Biscione che porta in via di Grotta Pinta.
   E’ l’unica piazza del centro storico di Roma a non avere una chiesa.
   Caravaggio frequentava abitualmente la piazza, armato di spada, in cerca di avventure, bagordi e baruffe. Qui, dopo una partita di pallacorda, uccise un rivale e fu costretto a fuggire. In angolo con via del Gallo e via dei Cappellari si trova la locanda della Vacca appartenuta a Vannozza Cattanei, amante del papa Alessandro VI Borgia, che gli dette due figli: Cesare e Lucrezia. Su vicolo del Gallo lo stemma dei Borgia: toro passante e strisce, ma anche lo stemma dei Cattanei e Canali di Modena.
     Cinema. “Campo de Fiori” (1943) con Anna Magnani fruttarola, Aldo Fabrizi pescivendolo e Peppino De Filippo pescivendolo. “Regina dei fiori” (2005) miniserie televisiva (fiction) per la regia di Vittorio Sidoni con Manuela Arcuri e Giorgio Lupano, trasmessa su Raiuno.

giovedì 23 aprile 2015

Il Colosseo ci presenta una bella novità... da non perdere!

   Da oggi 23 aprile e fino al 10 ottobre raddoppiano le visite serali ai sotterranei, alle gallerie e alle arcate interne del Colosseo. Si passa così da 2 a 4 sere a settimana, ultimo ingresso alle 22,40. Lo scorso anno quasi 20.000 persone sono entrate di notte al Colosseo perché è uno spettacolo unico. Se è sempre affascinante entrare nel Colosseo, anche per noi romani che ci siamo entrati mille volte, immagino quanto sia bello per un turista vederlo di notte. Uno spettacolo da non dimenticare per tutta la vita.
L'interno del Colosseo.

L'arena del Colosseo.

Il Colosseo di notte.

Sei romano de Roma se...

sai in quale piazza di Roma si trova questa bici parcheggiata in modo davvero strano me efficace contro i furti. 

La foto di ieri presentava un panorama di Roma molto suggestivo. La foto è stata scattata dal Campidoglio, precisamente dalla terrazza Caffarelli, splendido caffè all'interno dei musei Capitolino ma con ingresso anche da via di Villa Caffarelli. Un posto unico!

mercoledì 22 aprile 2015

Il luogo dei ricordi è anche luogo di arte, storia e cultura.

   I romani conoscono bene il Verano, oggi il cimitero monumentale di Roma, ci si va per far visita a una persona cara, parente o amico che non c'è più, eppure, a ben vedere, è anche un luogo che presenta siti artistici che hanno le loro storie da raccontare.

L'entrata principale del cimitero monumentale del Verano.

   Dal 18 aprile al 14 giugno sono in corso visite guidate che hanno per titolo "Una passeggiata fra i ricordi", l'iniziativa si deve all'Ama che è quella che gestisce i cimiteri romani. Le visite si tengono di sabato e domenica con partenza alle ore 10, hanno la durata di due ore, una visita ci sarà anche il 25 aprile anniversario della Liberazione.
   Per altre informazioni consultate il sito internet: visite.cimitericapitolini.it.

     Il Verano è il Cimitero Monumentale di Roma la cui entrata è presso la basilica di San Lorenzo fuori le Mura, deve il suo nome alla gens Verani, senatori dai tempi della repubblica. La zona era da sempre luogo di sepoltura perché si trovava lungo una antichissima via consolare, la Tiburtina. Nelle catacombe di Santa Ciriaca fu sepolto San Lorenzo, sulla cui tomba sorse la basilica. Durante il dominio francese su Roma venne applicato l’editto di Saint Cloud che stabiliva che tutte le sepolture dovessero essere fuori dai centri urbani. Il progetto del cimitero di deve a Giuseppe Valadier, lo stesso autore di piazza del Popolo tra il 1807 e il 1812. Con la restaurazione i papi mantennero l’uso del cimitero. Sotto la direzione di Virginio Vespignani venne realizzato il quadriportico d’ingresso (1880), dopo l’unità d’Italia il cimitero si ingrandì ancora fino ad acquistare villa Mancini, zona oggi denominata il Pincetto. Dagli anni Sessanta nel cimitero possono essere sepolte solo le persone che dispongono di cappelle di famiglia, da allora le sepolture avvengono nel cimitero Flaminio detto dai romani di Prima Porta. Il 19 luglio 1943 un terribile bombardamento degli alleati, che aveva lo scopo di colpire lo scalo ferroviario, causò gravissimi danni nel vicino quartiere di San Lorenzo e la morte di circa 1.000 persone. Anche il cimitero venne colpito, furono danneggiati il quadriportico, il Pincetto, il sacrario militare e il crollo di un tratto di mura a destra dell’ingresso causando la morte di alcune persone che vi avevano cercato riparo. Anche le tombe di Petrolini e della famiglia Pacelli subirono danni.
     L’ingresso al cimitero è caratterizzato da tre fornici con quattro grandi statue de: la Meditazione, la Speranza, la Carità e il Silenzio. Per l’importanza storica e culturale da alcuni anni si organizzano visite guidate al cimitero stesso. Molti sono gli artisti degli ultimi due secoli che hanno realizzato tombe e sculture: Duilio Cambellotti, Mirko Basaldella, Raffaele De Vico e tanti altri.

     Nel cimitero monumentale del Verano si trova un imponente e spettacolare monumento che ricorda le vittime della Grande Guerra. Si trova la margine Est, lungo la tangenziale. Una parete di marmo bianco concava reca i nomi di tutti i romani caduti. E’ opera del 1926 dell’arch. Raffaele De Vico, il celebre architetto dei giardini romani (Villa Glori, Giardini di piazza Mazzini, Colle Oppio, ampliamento dello zoo con l’uccelliera, parco Nemorense e parco Savello sull’Aventino, serbatoio idrico di porta Maggiore). Al di sotto vi è una grandiosa cripta a pianta circolare dalla quale si accede da due scale circolari. E’ denominato Monumento Ossario ai Caduti della Guerra 1915-18. Tale monumento si vede anche dall’esterno del cimitero, passando da via Tiburtina e guardando dall’ingresso / cancellata di Portonaccio. 


     Il 15 luglio 2003 è stato inaugurato il Centro di Documentazione dei Cimiteri Storici di Roma dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Collocato all’ingresso del portico è aperto su richiesta, nella settimana della Cultura (in primavera) e nel periodo della commemorazione dei defunti. Video, fotografie, proiezioni e cataloghi informatizzati costituiscono il materiale che si può consultare nel centro.

Sei romano de Roma se...

sai da dove è stata presa questa veduta panoramica su Roma.


La foto di ieri era il busto di Bartolomeo Pinelli, si trova nel primo tratto di viale Trastevere, sulla destra della strada venendo dal Tevere. E' stato posto nel luogo in cui era la casa del pittore, incisore e cerameista romano (1781-1835). In 4.000 incisioni e 10.000 disegni ha illustrato i costumi del popolo e i grandi capolavori della letteratura: Virgilio, Dante, Tasso, Ariosto, Cervantes, Manzoni. 

martedì 21 aprile 2015

Buon compleanno Roma!

   Come tutti sanno, soprattutto chi segue questo blog, oggi è il compleanno di Roma, secondo la leggenda Roma venne fondata il 21 aprile del 753 a.C. A voi fare il calcolo di quanti anni sono passati. E' una bella cifra che poche città al mondo possono vantare.


   Tante le iniziative per l'anniversario. I musei del Comune di Roma sono aperti gratuitamente, la via dei Fori Imperiali è pedonale per l'intera giornata, ma soprattutto, questa sera ci sarà l'accensione della nuova illuminazione dei Fori Imperiali studiata da Vittorio Storaro, direttore della fotografia, vincitore di tre premi Oscar, romano.

   Da non dimenticare che sulla scalinata di Trinità de Monti sono esposte le azalee, una manifestazione semplice che attira ogni anno turisti e romani per uno spettacolo meraviglioso!
Tutte le foto sono state scattate dall'autore del blog,
il loro uso è libero.
E non dimentichiamo che oggi è un bel giorno per Roma. La metro B1 apre il suo capolinea a Jonio, così la linea viene prolungata di un altro chilometro e mezzo. Per una città che ha tanti problemi di viabilità e spostamenti, è un bel vantaggio!

Sei romano de Roma se...

sai dove si trova questo busto a Bartolomeo Pinelli, artista grafico di fine Settecento e primi Ottocento che ci ha lasciato centinaia di immagini di Roma, dei suoi monumenti, delle sue chiese, piazze fontane, ma soprattutto ha illustrato i costumi del popolo di romano.

La foto di ieri era alla vetrina della bottega storica Squatriti in via di Ripetta, una vera e propria clinica per bambole, infatti qui vengono riparate con grande maestria.

lunedì 20 aprile 2015

Roma in un libro: acquarelli e pastelli di Camillo Innocenti.

   Camillo Innocenti è uno degli artisti più significativi dei primi decenni del Novecento che hanno operato a Roma. Sue opere sono presenti alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale.
   Nato a Roma nel 1871 e morto sempre a Roma nel 1961, subì da giovane l'influenza di Antonio Mancini, vinse il pensionato artistico nazionale con "Il Giuramento di Pontida" nel 1898. Espose alla Biennale di Venezia del 1903 con la tecnica divisionista. Membro de "I XXV della Campagna Romana" con il nome di Pechinese. Nel 1911 venne nominato membro dell'Accademia di San Luca e partecipò all'Esposizione Internazionale di Roma, in questo caso le sue opere - giudicate negativamente dalla critica - risentirono del suo viaggio a Parigi. Fu fra gli animatori della Secessione Romana. Dal 1925 al 1942 diresse la scuola di Belle Arti del Cairo. Disegnò scene e costumi per il cinema. 
La copertina del libro è un autoritratto del pittore allo specchio.
E' presa dal sito internet della casa editrice Gangemi che si ringrazia.

   Alla Gnam si trova "In ritardo", per Palma Bucarelli forse la sua opera più bella (è quello che si vede nella foto sotto). Alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale "La sultana".


   Adesso abbiamo anche un bel libro nel quale possiamo vedere gli acquarelli e i pastelli di Camillo Innocenti che si trovano nella collezione Amato. Sono 62 opere che mettono in risalto una storia familiare ricca di affetti e di spunti interessanti per comprendere l'attività dell'artista.  
   
   A cura di Catalano e Gagliardini, Acquerelli e pastelli di Camillo Innocenti, pagine 96, ed. Gangemi, € 20.